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citazione della settimana : "Mi chiedo cosa spinga a fissare la luce di una candela facendone il proprio sole" (...)

lunedì 11 aprile 2011

Grazie a Dio c'è la NATO


L'otto aprile Russel Harding, vice comandante dell'operazione NATO Unified Protector in Libia,non aveva alcuna intenzione di chiedere scusa per le vittime civili conseguite dai raid aerei dell'alleanza su una colonna di ribelli, dichiarando Non voglio chiedere scusa per le morti di civili per due motivi: primo perché vedendoli dall'alto non possiamo identificare di che natura siano i mezzi e secondo perché vedendo quei veicoli che si spostavano avanti e indietro potevamo presupporre che fossero di forze leali al colonnello Gheddafi”. Al suicidio mediatico di Harding cerca di riparare, in malo modo, qualche ora dopo Anders Fogh Rasmussen, segretario generale della NATO, nel tentativo di salvar se non la capra almeno i cavoli, dichiarandosi affranto per le morti causate dal “fuoco amico”. Ma il carosello delle dichiarazioni non finisce certo qui e in barba ai morti, che sono “ovviamente” dati per scontati nella guerra libica, Shamseddin Abdelmolah, un portavoce del Consiglio nazionale transitorio libico, si affretta a dichiarare che “Non abbiamo mai preteso le scuse della Nato, ma soltanto delle spiegazioni” e ancora “Non mettiamo in discussione la buona fede dell’Alleanza […] Sembra ci sia un’interruzione nelle comunicazioni, forse dovuta alle condizioni sul terreno, che ha fatto in modo che la posizione dei nostri tank non fosse resa nota alla NATO”.
Tutto ciò accade perché l'alleanza avvistando una colonna di carri armati a Brega e identificandoli, per tutta una serie di motivi, come facente parti delle forze pro-Gheddafi ha la brillante idea di bombardarli per poi scoprire che invece ha fatto fuori i ribelli.

Fatemi capire una cosa: si è richiesto a gran voce che l'operazione militare in Libia passasse sotto il comando NATO per evitare che il primo cretino di passaggio decidesse di giocare al Rambo Libico e quando la NATO prende il comando lo fa lei? Indubbiamente geniale. La risoluzione NATO 1973 contempla una No Fly Zone sul territorio libico oltre che l'eventualità di altri interventi militari a tutela della popolazione civile; si è capito cosa si intende con “altri interventi” : bombardamenti nel più patriottico stile USA, d'altronde non dovrebbe stupire visto che fu lo stesso anche nell'intervento americano in Italia durante la seconda guerra mondiale. Ricapitoliamo: l'alleanza sotto il comando NATO si prefigge di tutelare la popolazione libica e per fare ciò Bombarda; solo io capto qualcosa di indistinto che “non va” ? Ammetto di non capirne molto delle raffinate strategie militari ma mi sembra alquanto curioso che una Guerra Umanitaria (alquanto ossimorico come concetto) che si prefigge la tutela dei civili sia combattuta con bombardamenti che, guarda caso, provocano vittime tra i civili. Ma sì, tanto a noi che ce ne frega, tanto non bombardano di fianco a casa nostra quindi lasciamo lavorare gli “esperti”.
Grazie a Dio c'è la NATO.

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