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citazione della settimana : "Mi chiedo cosa spinga a fissare la luce di una candela facendone il proprio sole" (...)

lunedì 18 aprile 2011

Oligarchia?

Settembre 2007 : con 350000 firme viene presentata al senato la proposta di legge Parlamento Pulito, (il testo lo potete trovare qui); aprile 2011 il Movimento 5 Stelle, promotore della proposta, torna a protestare perché quella legge rimane in un cassetto del Senato. La domanda è: perché un così eccezionale esercizio di democrazia e di volontà popolare rimane bellamente ignorato dai presunti rappresentanti di suddetta volontà? Il sospetto è sempre quello: la proposta di legge mina direttamente gli interessi dei “tronisti” di Palazzo Madama (sede del Senato della Repubblica) e di Montecitorio (sede della Camera) minacciando di sfoltire le radici tramite le quali rimangono avvinghiati alle loro poltrone e allora non se ne discute, molto meglio occupare le camere con delle leggi Ammazzaprocessi.

Mentre le reali dimostrazioni di volontà popolare vengono arrotolate e fumate alle camere, Bernascone, ops pardon volevo dire Berlusconi (è che ogni tanto i due si confondono) dichiara a tempi alterni che “una parte della magistratura persegue con ogni mezzo il sovvertimento della volontà popolare” e tutti i suoi vassalli gli fanno coro proclamando la sua impunibilità in quanto incarnazione vivente della volontà popolare, una sorta di messia del popolo che non si può guardare direttamente in volto senza incorrere nella sua ira. Insomma, è stato votato e fino alla scadenza democratica del suo mandato lui dovrebbe poter far tutto, anche abolire la democrazia se necessario (d'altronde è il suo governo che ha depenalizzato il Colpo di Stato... ma di questo non se ne è mai parlato). Mi chiedo, avrà imparato da Gheddafi, che fino a poco tempo fa considerava come Leader di Libertà?

Esilarante è poi la distinzione tra manifestazioni d'espressione di volontà popolare e manifestazioni di facinorosi pilotati da fazioni politiche, esilarante ma semplice: se manifesti pro – Berlusconi o Pro – Governo allora esprimi la volontà popolare, se manifesti contro a tutto ciò allora sei un facinoroso pilotato da qualche forza politica. Perché vi chiederete voi? Ma è semplice! Il governo è eletto dalla maggioranza no? Allora fino alla scadenza del governo eletto ogni manifestazione contro suddetto è come fosse contro la democrazia, contro la volontà popolare e contro tutto ciò che c'è di bello e buono nell'universo. Un geniale sillogismo.

La contraddizione mi sembra ora evidente: la volontà popolare ci è concessa una tantum, ovvero nel momento delle elezioni, lì Popolo sei Sovrano, unto ed ingrassato di promesse, ma come le urne si chiudono la cosiddetta “volontà popolare” (sta perdendo significato questa parola a forza di scriverla vero? Bene così la rivaluteremo tutti) viene congelata fino alla fine del governo vincitore ove questo dovrà essere messo nelle condizioni di governare senza futili distrazioni (processi per mafia, processi per corruzione, … sciocchezze). Parafrasiamo? È come se ci dicessero: “avete votato? E adesso non rompete più le palle per un po'.” Insomma è come se ogni tanto ci gettassero un biscotto per cani per farci smettere di abbaiare e noi scodinzoliamo felici e contenti, sgranocchiando la nostra sovranità. Ma questa la chiamate democrazia? Démos : Popolo e Cràtros : Potere ovvero Governo del Popolo non Governo di Pochi, ovvero Oligarchia : Oligoi = Pochi e Archè = Potere.

Da La Casta di Sergio Rizzo e Gian antonio Stella: “Ma come ricordò un giorno Eugenio Scalfari citando l'amatissimo Alexis de Tocqueville, l'oligarchia è <<un sistema dove il potere è fortemente centralizzato e i corpi intermedi sono stati dissolti o indeboliti nelle loro autonomie. Al vertice i poteri costituzionali, anzichè distinti e bilanciati, si sono fittamente intrecciati tra di loro. Chi li gestisce fa parte dell’oligarchia; ciascuno degli oligarchi ha una sua area esclusiva di potere, che gli altri sono impegnati a garantirgli in perpetuo, a condizione naturalmente di godere del diritto di reciprocità.>> questo <<non significa necessariamente che il popolo non possa votare, ma che i meccanismi elettorali sono costruiti in modo da confermare invariabilmente l’oligarchia. >>” Scalfari è stato un grande giornalista del novecento, fondatore del quotidiano Repubblica, mentre Alexis de Toqueville è un importante esponente ottocentesco del liberismo. Leggere ciò che sosteneva de Toqueville più di duecento anni addietro fa paura se si pensa ala situazione in cui si trova oggi l'Italia.

Revisione dell'articolo 1 della Costituzione: (comma 1) L'Italia è una Repubblica Oligarchica, fondata sulla disinformazione e sul conflitto di interessi.(comma 2) La sovranità appartiene a pochi eletti, che la esercitano nelle forme e nei limiti che ritengono più adeguati.

E il cittadino? Aspetta le prossime elezioni conscio di commettere un errore qualunque cosa farà.

1 commento:

  1. "Aavete votato? E adesso non rompete più le palle per un po'." Direi che questa frase sintetizza alla perfezione l'attuale "pensiero politico" delle capoccie al vertice. Il problema è che tante, troppe persone (molte anche di mia conoscenza ahimè...) non solo si accontentano di sgranocchiare il biscottino, ma lo trovano anche estremamente gustoso (tralasciando la miriade di doppi sensi che implicitamente mi porto dietro ...). Mah ...

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