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citazione della settimana : "Mi chiedo cosa spinga a fissare la luce di una candela facendone il proprio sole" (...)

mercoledì 13 aprile 2011

Karma verdano

Bisogna respingere gli immigrati, ma non possiamo sparargli, almeno per ora” questa la meravigliosa dichiarazione del leghista Castelli, viceministro alle infrastrutture, nella trasmissione Porta a Porta, che da nuovamente prova di un eccellente buon gusto nel discutere, si fa per dire, di un tema non solo di estrema attualità ma anche di estrema importanza. Castelli da poi una fantasiosa interpretazione alle sue stesse parole, affermando che se la situazione continua a degenerare potrebbe essere necessario l'utilizzo delle armi, ma nessuno si augura questo ed il “per ora” era proprio riferito al fatto che non si vuole si arrivi a ciò. Matteo Salvini, europarlamentare ed esponende della Lega, ad Agorà conferma ciò, per lui le parole di Castelli sono chiare: nessuno si augura l'uso della violenza se non in risposta ad altra violenza.

La lega rincara la dose dopo il “Fora dai bal” del padre della patria, incredibile ma vero qualcuno ha avuto il coraggio di definirlo tale, Bossi e come sempre getta il sasso e poi nasconde la mano, difatti subito dopo aver sparato dichiarazioni surreali cominciano le fantasiose interpretazioni a cui, francamente, faccio fatica a credere che a qualcuno possano sembrare ragionevoli. Qual'è il problema? Il problema è che la Lega nasce dalla xenofobia ed è ora al governo per la sua politica territoriale padana di difesa (armata?) contro gli invasori, che siano campani, calabresi o libanesi non ha importanza, tutti uguali dal Po in giù. La cara Lega, però, ora si trova a dover fronteggiare la cosiddetta “emergenza immigrazione” libico – tunisina e, se applicasse quanto i suoi esponenti di punta hanno predicato per arrivare al governo, ora dovrebbe gettare tutti in mare e affondare i barconi, ma per quanto ciò sia “ottimo” come slogan, poi in pratica si accorgono persino loro che non si può fare (ma tu guarda) e il loro intelligentissimo elettorato s'incazza, e scusate il termine tecnico. Come si rimedia a ciò? In due modi: per prima cosa si cerca un capro espiatorio, in questo caso l'Europa, non che sia esente da critiche ma di questo voglio parlarne in un post dedicato, poi si fa in modo di elargire al popolo padano frasi “da bar” di ampio consenso per cercare successivamente di giustificarle alla bene e meglio per non indispettire troppo chi leghista non è, e grazie al cielo siamo ancora in tanti. La coerenza è un bene prezioso più che mai.

Ma il Karma colpisce tutti.
Ieri sera a Ballarò qualcuno, non ricordo francamente chi, ha detto una cosa interessante per quanto un poco semplicistica “sul tema immigrazione l'Europa tratta l'Italia come la Lega tratta il sud Italia” e guarda caso notizia recente è che in Svizzera la Lega del Nord Ticino ha clamorosamente vinto le elezioni cantonali ottenendo due ministri nell'esecutivo a cinque soli dicasteri e subito Bignasca, il Borghezio doltr'Alpe, manda la sua calorosa versione del “fora dai bal” agli italiani che “rubano” il lavoro ai suoi compatrioti, per lo più abitanti di Como, Varese e Verbania. Non è bello quando succede a noi (non uso Loro ma NOI perché per me siamo tutti italiani) vero?

Morale della storia? Se dai tanti calci in culo prima o poi un calcio in culo te lo prendi pure tu.  

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